[postazione makeup] From Rome with Love (and Less is More!)

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Okay, sto per farlo sul serio, per la prima volta in cinque anni (o sei? hashtag: nonricordarsiquandosièapertoilproprioblog). Intendo parlarvi di me, mapeddavvero. E non sarà una cosa semplice perchè, a parte qualche sparuta informazione lanciata qua e là sul blog, le scenette domestiche, i miei classici cazzeggiamenti, non sono una tipa che si è mai esposta troppo con la sua vita privata. Però ecco, non mi andava di tornare a scrivere dopo un mese di silenzio senza dare uno straccio di spiegazione su questa lunga latitanza: magari non gliene frega una cepparella a nessuno delle mie cose, ma io ci tengo alla buona educazione. Tuttavia, per non risultare troppo noiosa ho pensato di integrare questa specie di racconto/diario/confessione con un po' di makeup, che non fa mai storcere il naso a nessuno (casomai qualcuna si stesse chiedendo perchè nella foto ci siano trucchi et similia). Perciò eccomi qui, from Rome with love.


Ma prima, lo spiegone delle puntate precedenti. E' successo che, lo scorso anno, abbia partecipato ad un concorso importante, uno di quei treni che passano una volta nella vita. E' successo che abbia studiato tanto, superato tutte le prove a cui mi hanno sottoposta che mancava solo schivare le palle rotanti di fuoco e resistere immersa nel ghiaccio e poi le avevamo tutte. E' stato forse l'anno più complesso e pesante della mia vita, ma ho vinto e all'improvviso, a fine giugno di un anno dopo, mentre mangiavo biscotti stravaccata sul divano di casa guardando Lady Oscar alle dieci del mattino e a seguire L'isola della piccola Flo (ma quant'erano belli i cartoni della mia infanzia? batti cinque se anche tu sei degli anni Ottanta!) mi è arrivata la comunicazione per la presa di servizio, a Roma, una roba del tipo in 24 ore o ti presenti o muori. Quindi ho avuto giusto il tempo di preparare una valigia alla cazzum, chiedere a mia cognata che vive qui se poteva ospitarmi per qualche tempo, spiegare a Mr. Segreta come avviare una lavatrice e prendere il primo volo. Dopodichè, come direbbe Cannavacciolo:


Ma parliamo per un secondo di Roma. Roma non fà la stupida stasera, Roma caput mundi, Roma che forse è la città più bella del mondo. Ebbene: io credo di odiarla. Intendiamoci: la bellezza, la maestosità, la meraviglia che solo Roma sa suscitare non si discute. Ogni mattina passo davanti al Colosseo e mi chiedo come cacchio sia possibile che sia ancora lì, così imponente, così simbolico. Lo sguardo spazia verso i Fori e ti ritrovi a pensare agli inglesi, gente che andava nuda a caccia di marmotte quando noi già s'accoltellava un Giulio Cesare (cit). Trastevere, dove lavoro, è una delizia, con le sue osterie (molte ahimè turistiche) che trasudano romanità e carbonara. Ma, diciamocelo, io a Roma mi sento come Renato Pozzetto ne Il ragazzo di campagna: è tutto troppo grande, troppo caotico e troppo caro. A Roma vivi bene e te la godi se guadagni quanto un amministratore delegato, altrimenti ti dovrai ridimensionare parecchio. Le distanze sono notevoli e per chi gira con i mezzi le attese sono snervanti. C'è troppa gente e c'è anche troppa puzza e molta sporcizia (il che, detto da una palermitana, fa un po' specie). E questa città che mi ha accolta e mi dà il pane, mi delizia anche, settimanalmente, con uno sciopero o con la chiusura per tutto il mese della metro, tanto per dirne una.


Quindi il trasferimento, sebbene temporaneo, non è stato tutto rose e fiori e io ho dovuto sfidare la mia capacità di adattamento. Ho riversato tutte le mie energie sul nuovo lavoro e sul tortuoso percorso da compiere quotidianamente per andare e tornare a casa: sicchè la sera non è che fossi proprio in vena di scrivere sul blog. Con gli affetti tutti rimasti a Palermo, mi sono anche scoperta malinconica e un po' piagnona: proprio io, la paladina dell'indipendenza e della forza femminile, all'improvviso scopre l'importanza fondamentale dei cuori pulsanti mandati via whatsup al proprio compagno. Però, c'è da dire che amo il mio lavoro e che ho trovato colleghi deliziosi (ciao Stefà!) e che ora, trascorso un mese che è sembrato un anno, mi sembra quasi di vivere qui da sempre. Perciò il tempo è maturo per tornare a fare le cose che amo: e tra queste c'è pure questo piccolo spazio vitale in cui si ciarla di frivolezze cosmetiche.
Terminato lo spiegone, passiamo al makeup. Chiaro come il sole che non abbia potuto portare con me tutti i miei amati trucchi, ma solo una selezione ristrettissima di cose che però sto sfruttando tantissimo e senza grandi patemi, a dimostrazione che il detto less is more non è poi così sbagliato. Per esempio ho scoperto che avere cinquanta palette di ombretti diverse non è poi molto utile - a meno che tu non sia una MUA - e che alla fine ne basta una sola, con una buona varietà di colori, per realizzare ogni giorno un makeup diverso: quella della foto è la Fortune Favours the Brave di Makeup Revolution, che ho scelto di portare con me non solo perchè il suo nome mi sembrava assai appropriato per coronare la mia vittoria, ma soprattutto perchè ha un'ottima selezione di cialdine (alcune purtroppo molto polverose) con finish diversi, il che la rende una delle palette più versatili del brand.

 Euro 9,99 da OVS

Anche per la base, mi sono limitata all'essenziale che più essenziale non si può, affidandomi esclusivamente ad un buon correttore coprente (il BB Compact di So'Bio) e alla mia immancabile Cipria Indissoluble di Purobio Cosmetics, che sia sempre in gloria, da stendere con il Racconbuki di Neve Cosmetics.


Per le sopracciglia, ho acquistato qui a Roma la Precision Brow Pencil di NYX, una delle novità del brand, che mi sta piacendo parecchio: prometto di scriverne nel dettaglio al più presto. Per il resto, realizzo il mio trucco standard con la matita nera di Piteraq, che è una delle migliori mai provate e tanto mascara (rinnovo il mio amore e la mia stima per il Better than Sex di Too Faced).


Quando Purobio ha fatto uscire le nuove palette magnetiche ho subito pensato che fossero comodissime e infatti, prima di partire ho composto i miei must have del brand, con cui spesso riesco a realizzare un makeup completo sfruttando l'illuminante, il blush e il bronzer non solo sul viso ma anche sugli occhi. Se non mi piacesse variare, direi che sarei anche potuta partire solo con questa palette.


Infine, anzichè portare settordicimila rossetti che tanto alla fine non avrei indossato, ho optato per le pastello Neve Cosmetics, che sono molto pratiche, meno soggette a sciogliersi a causa delle elevate temperature e soprattutto, meno ingombranti da trasportare. In questo mese però, la mia piccola collezione si è arricchita con tre soft matte lipcream di NYX ... non ho resistito! (ma non li ho ancora usati, a conferma che less is more; però anche di questi magari scriverò qualcosa a breve).



Questo fatto che io riesca a truccarmi - persino a sopravvivere - con una makeup bag davvero essenziale e che non senta il bisogno di avere altro mi rende piuttosto orgogliona (ciò non toglie che mi manchino terribilmente tutte le mie altre cose). Spero che abbiate apprezzato questa piccola selezione ma soprattutto il tentativo un po' scemo di raccontarvi un pezzettino dei miei scleri di vita. Baci a tutte e ben trovate!

9 commenti:

  1. ho adorato questo post! il mascara della too faced lo adoro anche io! il racconbuki <3

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  2. adoro quei prodotti labbra! congratulazioni per il concorso..eh lo so all'inizio è sempre dura ambientarsi e soprattutto lasciare gli affetti..ma poi troverai la tua giusta dimensione e andrà tutto bene!!

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  3. Seguendoti su instagram avevo più o meno idea di cosa stessi vivendo, complimenti per il concorso! Sono entrata nel trip dei concorsi pubblici proprio quest'estate, sto iniziando ad avere un'idea dello stress che comportano :)

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  4. Grazie a questo post ho scoperto che da OVS hanno anche Makeup Revolution, che prima avevo visto venduta solo online (negozi fisici in uk), e ora potrò comprare tutte le ventordici palette dupe (di cui non ho assolutamente bisogno, eh) :-P
    dato che a settembre tornerò da pendolare a Roma (sono a un paio d'ore di treno di distanza), sapresti dirmi questa in quale negozio l'hai presa? così se non la trovo dalle mie parti faccio una capatina in un OVS a Roma...
    secondo me Roma è meravigliosa di sera, ora che ci sono anche monumenti e musei aperti anche di notte penso valga la pena visitarli... buona permanenza nella capitale, ciao!

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    1. Allora, allora: la palette in questione io non l'ho comprata a Roma, ma a Palermo. Qui a Roma, all'OVS della mia zona (Tuscolana), ho visto che hanno quelle giganti da 100 ombretti!!!!! In ogni caso: ogni volta che vado ne trovo di diverse. Secondo me non le mettono tutte, ma avranno una sorta di convenzione per cui periodicamente le cambiano ...

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